I tuoi occhi scossi da note frenetiche, Play Bach. Lampi.
Frequenze mie sul tuo respiro mentre laghi antichi emergono in ondate
e continua lo swing dei tuoi capelli matti gettati al vento sospeso,
poi furente come un morso acceso.
Divampa il tuo corpo nella sua libertà
nessuno potrà mai imprigionarti,
si arrampica il mio respiro antico,
nasce da note di basso potenti,
sale, sorge con la tua onda.
Insieme in un altro luogo,
Insieme oltre la linea di confine,
Insieme siamo irriconoscibili,
Insieme siamo Metafisica
,
Il sole in picchiata nel mare,
della luna lacerata sotto le lenzuola possiamo raccontare,
di tendini accesi da un balzo improvviso,
delle convulsioni vitali,
dei vortici delle sirene che hanno perso la voce
tra urla rabbiose di piacere e non cercano riparo.
Noi possiamo raccontare.

Le pause quiete di un adagio rubano il tempo all’immediato
È l’anticipazione della nostra rovinosa caduta nell’oceano universale.
No. Non la teniamo.
Perché conosciamo tutto di chi ci ha generato.
Play Bach.

Edoardo Laudisi – Play Bach (Einschlag!)

Questo articolo è stato postato domenica, 11 Aprile, 2021 ed è sotto questa categoria: Amore, Cuor Malato, Poesie.
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